Il mese di settembre a Como non ha portato solo la fine dell’estate ma anche, ci siamo accorti, il risveglio di qualche cicala. Giungono voci che qualche cicala, evidentemente sazia di un sonno durato undici mesi ed iniziato il 31 ottobre 2021, si sia finalmente svegliata per dispensare ai colleghi perle di saggezza e consigli (per gli acquisti?).
Difficile, per ora, riuscire a dare nomi e volti a queste voci ma sembrerebbe che alcune cicale vadano dicendo che il piano ferie Natalizio presenterà delle criticità per la battaglia della Uil sui riposi settimanali. Peccato non conoscere nomi e volti perché verrebbe quasi da chieder scusa sull’aver detto che i colleghi hanno (avrebbero?) il diritto di poter riposare ogni tanto, giusto per consentir loro di tirare il fiato fra un evento critico e l’altro.
Però viene un dubbio. E se qualche cicala sia invece soltanto povera di memoria? Possibile dimenticare che 9 mesi fa, prima ancora della famigerata “battaglia dei riposi della Uil”, molti colleghi a turno non son riusciti a fruire della ferie né a Natale né a Capodanno. Suvvia, nessuna timidezza, la memoria (si sa) va a viene, (in questo caso è proprio andata!), su richiesta potremmo far vedere loro la lettera dell’anno scorso del Direttore che, rispondendo ad una nostra nota in cui esponevamo il problema dell’esclusione di vari colleghi a turno dalle ferie natalizie, rispondeva testualmente: “ Si assicura che tutte le istanze rigettate sono state attentamente vagliate...”. Ma si, qualche cicala oltre che povera di memoria sarà anche timida, allora un consiglio: vada a leggere la lettera del Direttore del 2/12/2021 avente protocollo nr. 10191 in cui attestava, un anno fa prima della “battaglia sui riposi, i problemi che si evidenziano anche quest’anno.
La Uil invece non è timida, non ha memoria corta e non si reputa cicala, perciò ci si ricorderà di chi (al contrario di qualche cicala), su alcuni punti e su alcune battaglie qui e lì, ha deciso di darci una mano senza far ostruzionismo gratuito e preventivo.
Ci si ricorda soprattutto delle nostre battaglie sul corpo di guardia ai nuovi giunti ed altrove, sui lavori in portineria per i rumori prodotti dal centralino, sull’aver inserito nelle retribuzioni del fesi locale una percentuale da destinare ai colleghi aggrediti con oltre 10 giorni di prognosi, sull’essersi battuti in tutte le circostanze che vedevano eventi critici ai danni dei colleghi, sul non essersi risparmiati nel portare al centro dell’attenzione l’importanza dei riposi settimanali. Su questi temi e su altri che non si citeranno.
La Uil è questo, 12 mesi l’anno, non solo fra il 15 di settembre ed il 31 ottobre. La Uil soprattutto sarà sempre pronta a collaborare con chi, e qualche occasione c’è già stata, decide di porre al centro della propria agenda il benessere dei colleghi. Sarà sempre pronta a chiudere la porta in faccia a qualche sparuta cicala timida e dalla memoria corta.
Massima tutela sempre e comunque a tutto il personale di Polizia Penitenziaria! Un abbraccio fraterno a tutti