Presso il repartino “celletta” dell’ Ospedale di Busto Arsizio questa sera intorno alle 17.00 circa, un detenuto di origine turca piantonato dal 01/09/2022, ha tentato l’evasione, sferrando due pugni ad un agente di Polizia Penitenziaria, approfittandone mentre gli veniva aperto il blindo per la somministrazione del vitto da parte degli operatori sanitari.
Grazie all’intervento dell’altro collega sono riusciti a placare la furia dello stesso e sventare la fuga Il collega ha riportato una frattura al setto nasale con 30 giorni di prognosi.
A darne voce è il Segretario Regionale UILPA Polizia Penitenziaria Pierpaolo Giacovazzo che commenta così: “Purtroppo il soggetto arrestato per fatti ben noti accaduti a fine Agosto in pieno centro nella città di Busto Arsizio, dopo una rapina in un bar per garantirsi la fuga picchiava il gestore del locale e un cliente. Nonostante l’arrivo degli agenti, non risultava facile l’arresto. Al soggetto gli veniva disposta la custodia cautelare in luogo di cura (non in carcere), e conseguentemente disposto il rilevamento del piantonamento presso il reparto psichiatria da parte di personale di Polizia Penitenziaria, in attesa che lo stesso venisse sottoposto a perizie da parte dell’Autorità Giudiziaria. Il medesimo per i primi giorni è parso apparentemente tranquillo ma col passare dei giorni è diventato aggressivo e difficile da gestire. Occorrono immediate risoluzioni in merito, non si possono piantonare detenuti psichiatrici o presunti in strutture non idonee, non si può garantire sicurezza in ambienti del genere o perlomeno occorrono degenze mirate atte a ridurre i tempi di permanenza. L’Amministrazione Penitenziaria deve garantire una giusta allocazione in strutture idonee e osservazione sanitaria di tali soggetti”.
E’ da tempo che la nostra O.S. solleva questo problema!!! Ma nessuno ci ascolta!!!!
“ Questi non sono più rischi del mestiere, bensì possiamo sostenere che il personale si senta veramente abbandonato dall’Amministrazione. Sull’episodio di oggi sembrerebbe che il detenuto in questione non è la prima volta che assume tali comportamenti di aggressività nei confronti della Polizia Penitenziaria. Possiamo immaginare che tutti gli operatori possano risentire dell’abbandono di un’Amministrazione al collasso, non in grado di gestire il sistema penitenziario e quanto meno fornire delle tutele e protocolli di intervento”.
Il personale della CC di Busto Arsizio come altri Istituti della Lombardia lavora sotto organico.
Un appello al futuro governo, mi auguro che possa veramente mettere in atto miglioramenti e dare dignità al Corpo di Polizia Penitenziaria!!! Sino ad ora solo promesse, ma nulla di concreto!!!. Solidarietà e un Augurio di pronta guarigione al collega della Casa Circondariale di Busto Arsizio.