L’aumento incessante delle visite/piantonamento dei detenuti presso nosocomi esterni, sta di fatto gravando sull’intera organizzazione dell’Istituto. In assenza di un’aliquota preposta a tale servizio, quotidianamente si attingono unità dai Reparti Detentivi e dai settori c.d. “cariche fisse”.
Questo distoglimento repentino e privo di qualsiasi programmazione, non assicura, in alcuni giorni, la presenza “minima” di personale in vari posti di servizio, tale da garantire il buon e ragionevole funzionamento degli stessi. Ai reparti detentivi, tutti, nei turni serali si arriva addirittura a lasciare un addetto a piano (con circa 140 detenuti). Il personale in taluni casi ha difficoltà anche per recarsi alla MOS.
Siamo alla follia. Non meno fortunati gli addetti di “alcuni” Uffici; sovente distolti dal proprio servizio per impieghi di cui in argomento, generando non poche difficoltà sulla qualità e quantità delle pratiche amministrative. Alla luce di quanto rappresentato, al fine di ottimizzare la distribuzione del carico di lavoro e rispondere alla doverosa richiesta del “sacrificio”, ormai diventato consueto e non più temporaneo, questa O.S. chiede di adottare la stessa politica nei confronti di TUTTO il personale di stanza alla CR Milano-Opera.
E’ svilente pensare che vi sono uffici più importanti e altri meno. A tal proposito, non chiediamo “liste” di coloro che non danno il loro contributo, ma chiediamo di abbattere il muro delle disparità. Si ribadisce inoltre, per l’ennesima volta, la necessità di programmare le scorte visite E’ impensabile, ogni giorno, dover stravolgere la vita del personale e scoprire turni di servizio per colmare le improvvise necessità. Pianificare, vuol dire efficienza. Un plauso, in tutto questo, va tanto al personale di pol pen, che ogni giorno da il proprio contributo, quanto all’ufficio scorte che riesce ad incastrare più visite con le stesse unità; visto il contributo, speriamo che quest’ultimo rimanga attivo fino quando non sarà rideterminata la questione del Nucleo Traduzione e Piantonamento.
Confidiamo, noi tutti, in un Suo intervento per il benessere del personale e dell’Istituto.
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