L’OPEN DAY è un evento nato su impulso della “Commissione Benessere” rappresentata dalle Organizzazioni Sindacali locali. Nato con lo slogan “a lavoro con mamma e papà”, l’obiettivo fu quello di aprire le porte anche
alle famiglie ed amici del personale e consentire loro di focalizzare in concreto il nostro lavoro.
E nel contempo creare un’opportunità di aggregazione e benessere per tutto il personale.
Anche quest’anno la Direzione si è proposta per rinnovare l’evento, purtroppo, a nostro parere, con obiettivi ben diversi rispetto a quelli del passato. Al tavolo dell’11 u.s., la Direzione ha infatti presentato alla Commissione Benessere un progetto preliminare, già ben definito, che si concentra soprattutto sulle attività trattamentali, tra le quali la presentazione del forno dei detenuti e la proiezione di un DUP.
Nel corso del confronto la Scrivente O.S. ha suggerito altre possibili soluzioni, per evitare il ripetersi di cose già fatte, proponendo di organizzare una cena con spettacoli e gonfiabili per i più piccoli, oppure in alternativa una gita fuori porta, nei limiti di spesa, anche con i fondi donati dall’EAP.
L’intento era quello di trasformare, per quest’anno, l’Open Day in una giornata dedicata “esclusivamente al personale e familiari”, lontano dalla solita routine, con l’obiettivo di concentrare l’evento non più sul carcere, bensì sugli unici protagonisti della giornata: “il personale”. Tuttavia il restante tavolo ha cassato le nostre Idee.
Saremmo stati aperti anche ad un confronto sulla proposta di voler replicare l’evento e definire un progetto, ma in realtà c’è stato poco da concordare. La Direzione ha presidiato il tavolo con un prospetto già definito in tutte le sue fasi, inclusi data e futuri referenti, chiedendo al tavolo la propria condivisione.
Si rammenta, vista l’importanza, che in vista di un programma già precedentemente stilato, sarebbe stata opportuna un’informazione preventiva sull’ordine del giorno, e concedere ai rappresentanti della commissione il tempo utile per elaborare una propria proposta e confrontarsi col personale. La convocazione, priva di qualsiasi o.d.g., ha snaturato l’importanza dell’argomento e un proficuo confronto.
Dal tavolo si è appreso che l’Ente Assistenza abbia elargito, negli ultimi anni e per il benessere del personale, una somma di circa cinquemila euro, di cui duemila euro già spesi per “festicciole varie”.
A tal proposito questa O.S. rammenta che non è stata resa partecipe, o quantomeno sfugge, sulla gestione dei fondi da destinare ad eventi o acquisti per il “benessere del personale”, pertanto chiediamo delucidazioni in merito.
Altra questione riguarda la scelta della data da parte Direzione.
Come già rappresentato al tavolo, il 13 maggio p.v. andrebbe a coincidere con i festeggiamenti di quiescenza di due colleghi di stanza di questo Istituto. Come già anticipato, questa concomitanza sposterebbe l’attenzione su altro evento. Anche questa scelta, a nostro avviso, manifesta scarsa sensibilità e rispetto per il personale di polizia penitenziaria, vista la possibilità di altri 364 giorni.
Per il futuro, quando si tratta di “benessere” per il personale di polizia penitenziaria, ci auspichiamo una politica focalizzata principalmente su tale sinonimo, e non su obiettivi trasversali. La propaganda delle offerte trattamentali, delle nostre competenze, professionalità ecc., la facciamo ogni giorno ed in altre occasioni.
Considerate le discrepanze delle nostre idee ed obiettivi con quelli della Direzione, nonché la superficialità con la quale è stata affrontata la questione, ove la commissione benessere è stata coinvolta solamente per prendere atto e fornire pareri su un programma già ben definito, escludendola direttamente dalla sua fase embrionale, comunichiamo formalmente che il Coordinamento Locale Uil polizia penitenziaria non parteciperà all’evento.
In attesa dei riscontri urgenti di cui sopra, si porgono cordiali saluti.