Signor Provveditore,
ritorniamo ancora una volta sulla problematica eventi critici in Lombardia.
Abbiamo più volte rappresentato che la questione "eventi critici" ci preoccupa sempre
di più, purtroppo le segnalazioni di malessere provenienti dal personale di Polizia
Penitenziaria
in servizio presso gli Istituti Lombardi sono continui e sembra ormai senza fine.
Di recente e precisamente nella nottata di ieri la segnalazione arriva dal personale di
Polizia Penitenziaria assegnato presso la Casa Circondariale di "Monza", ormai sembra che il
personale è esausto e quasi demoralizzato, eppure, è ormai da tempo che il personale di
Monza manda segnali di allarme e soprattutto richieste di aiuto, non per caso questa O.S.
aveva proclamato lo stato d'agitazione e, uno dei motivi principali riguardava
particolarmente la gestione dei detenuti psichiatrici.
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Sembra che nella nottata di ieri un detenuto è stato autore del secondo evento critico
(il primo risaliva nelle ore pomeridiane del giorno precedente), non ne conosciamo le
motivazioni ma sembra che l'autore, probabilmente extracomunitario, prima ha spaccato il
televisore della propria stanza detentiva e forse non soddisfatto ha poi appiccato il fuoco
nella cella.
Signor Provveditore, di per sé, può sembrare un episodio che fa parte in qualche modo
della vita carceraria, non è la prima volta che un detenuto incendia una cella, basti guardare
gli episodi recenti di Pavia e Como ma, questo episodio non può assolutamente
tranquillizzare il personale di Polizia Penitenziaria già preoccupato per le condizioni attuali
di lavoro ma, sicuramente, alimenterà il malessere e come anzidetto le preoccupazioni.
Il detenuto a quanto sembra di nazionalità marocchina in meno di 24 ore ha incendiato
due celle, qualche collega di polizia penitenziaria è stato trasportato in ospedale per le cure
del caso (intossicazione) e questo, solamente per aver fatto il proprio lavoro, intervenuti per
salvaguardare la salute del detenuto reo di aver causato l'incendio e dei detenuti che erano
ubicati nelle stanze detentive adiacente all'incendio e, non solo, il detenuto non contento
sembra che si sia anche permesso di aggredire lanciando degli oggetti verso il personale,
ferendo un ispettore ad una mano.
Sappiamo tutti che la gestione di detenuti cd. psichiatrici è particolarmente difficile
ma, abbiamo sempre sostenuto e ne siamo pianamente convinti che quando il personale
deve mettere a repentaglio la propria salute allora non è più tollerabile! secondo noi è
inammissibile!
Abbiamo in più occasioni chiesto di comunicare alle OO.SS. tutte le informazioni di
ogni singolo evento critico, anche quelli più lievi, in modo da poter avere il dato effettivo di
tutti gli episodi che vede coinvolto tutto il personale di Polizia Penitenziaria, che purtroppo,
durante il proprio servizio sono costretti a subire non solo aggressioni materiali ma anche
verbali e altro, ad oggi purtroppo non abbiamo ancora avuto questo tipo di riscontro.
Signor Provveditore, sembra che le assenze per malattia presso l'istituto di Monza di
recente sono in aumento e, questo, se corrisponde al vero aumenta le preoccupazioni, è
risaputo che il malessere sui posti di servizio può causare gravi sintomi per la salute,
riteniamo che è opportuno, necessario e urgente garantire condizioni di lavoro appropriate,
sicurezza, serenità d’animo e soprattutto tranquillità a tutto il personale e alle proprie
famiglie.
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Crediamo fermamente che la gestione dei detenuti con patologie psichiatriche è da
affidare possibilmente alle ATS di competenza ma soprattutto, è necessaria la presenza h24
di personale sanitario al fine di tutelare la salute dei detenuti, appunto con patologie
psichiatriche e contemporaneamente ridurre il numero degli eventi critici.
Per i fatti sopra esposti speriamo che l'Amministrazione valuti positivamente un
riconoscimento al personale di Polizia Penitenziaria intervenuto al fine di riempire tutti di
orgoglio e soddisfazione, utile per dare un segnale forte e di vicinanza a tutto il personale di
Polizia Penitenziaria.
Nell’attesa di cortese urgente riscontro porgo distinti saluti.