Nella serata di ieri 11.06.2022 ennesimo grave episodio di violenza all’Istituto Penitenziario di Monza, che ha fatto registrare ancora disordini da parte di detenuti con aggressioni ai danni del personale di Polizia PenitenziariaAlle ore 21:00 circa, un detenuto di origini sudamericane, ubicato presso reparto “protetti”, ha dato il via ad una protesta nei confronti del personale in servizio, pretendendo di essere spostato in altro reparto insieme a detenuti cosiddetti “comuni”.
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diniego prospettatogli dal personale in servizio, il detenuto ha dato vita ad un’ingiustificata aggressione verbale e fisica verso il personale di polizia penitenziaria presente, tanto che un agente, avendo avuto un colpo alle costole, ha dovuto ricorrere alle cure presso il nosocomio monzese riportando 7 giorni di prognosi.
Inoltre si procedeva ad un accurato controllo della camera del suddetto detenuto rinvenendo in essa un telefonino che con molta probabilità era nella disponibilità dello stesso.
Contestualmente il detenuto, aizzava altri detenuti a creare disordini nell’ambito della sezione “protetti”, tanto che un altro detenuto magrebino ha dato fuoco al materasso e ad altre suppellettili della propria camera detentiva. Il fumo si è subito propagato e sebbene vi fosse un esiguo numero di agenti in servizio, la polizia penitenziaria ha agito con grande professionalità ed efficacia anche nell’ urgenza e ha sfollato tutti i detenuti presenti in sezione, presso il cortile passeggi, anche mettendo a rischio la propria incolumità; difatti diversi agenti sono stati poi visitati presso il locale nosocomio per intossicazione da fumo.
Purtroppo la cronaca non si limita a questo episodio, perché un gruppo di detenuti, approfittando dell’apertura delle camere per scendere al cortile passeggi, ha contestualmente aggredito un altro detenuto, sembrerebbe per un regolamento di conti.
Anche in questo caso, il personale in servizio è prontamente intervenuto per riportare la situazione, ormai critica, all’ordine e alla sicurezza, distinguendosi per abnegazione e coraggio.
Questo ulteriore grave episodio, oltretutto avvenuto nelle ore notturne, con poco personale presente in servizio, deve riportare all’attenzione pubblica che il carcere è
diventato luogo di disordine sociale generalizzato; il mancato controllo del carcere comporta necessariamente instabilità in tutto il territorio rispetto alla sicurezza dei cittadini. Si pone in evidenza ancora una volta, la necessità che vi siano interventi da parte delle governance, con azioni concrete che permettano una ri-gestione degli istituti penitenziari, volta alla tutela in primis degli stessi reclusi, ma anche del personale in servizio e dei cittadini del territorio.
La classe politica deve, con urgenza, programmare degli interventi eccezionali, assolutamente non più procrastinabili e prendendo coscienza del fallimento delle cosiddette “sezioni a regime aperto o dinamico” qualsivoglia dire.
Distinti saluti. p. la UIL PA Polizia Penitenziaria