La presente missiva si rende necessaria per affrontare l'annosa problematica legata al Nucleo traduzioni e piantonamenti provinciale di Milano. L'NTPP dovrebbe essere un'articolazione efficiente, ben gestita ed organizzata, che garantisca il “buon andamento” lavorativo,
mentre a nostro avviso, risulta attualmente essere problematico e da attenzionare. Il Nucleo traduzioni e piantonamenti provinciale milanese, dovrebbe essere il titolare esclusivo dei servizi di “traduzione e piantonamento”, nel rispetto delle norme e delle esigenze provinciali. Ci risulta invece che, contrariamente a quanto previsto, l’onere dei servizi in questione grava in buona parte direttamente sugli Istituti Penitenziari della Provincia milanese. L’ormai ben nota e cronica carenza organica, ha letteralmente messo in ginocchio tutti gli Istituti lombardi, il personale costantemente lavora tra le otto e le dieci ore al giorno e non merita più di essere definito come un “privilegiato” del settore pubblico, ma tassello di un'Amministrazione che agisce ormai secondo logiche non condivisibili da parte di questa O.S.. Distogliere continuamente personale operante nei diversi settori degli Istituti Penitenziari del milanese, per servizi di piantonamento e visite esterne, corrisponde ad un ver e proprio stravolgimento dell’organizzazione giornaliera degli stessi Istituti penitenziari, a discapito del buon funzionamento amministrativo e del benessere del personale, che ogni giorno si vede trattenuto in servizio oppure costretto al sacrificio dei repentini cambi turni e richiami in servizio. Il personale è esausto! Questo preambolo è frutto delle realtà territoriali, che ogni giorno il personale ci pone all’attenzione. La I Casa di Reclusione di Milano-Opera, per citare alcuni esempi, da tempo ha dovuto architettare un Nucleo Traduzione e Piantonamenti locale. Un Istituto che già soffre di una grave carenza organica, ha dovuto ulteriormente sacrificarsi per sopperire ad esigenze che in realtà fanno capo ad un Reparto costituito ad hoc. Tutto questo è assurdo. A tal proposito, secondo quanto ci viene riportato, la grande mole dei servizi esterni si concentrerebbe sulle visite esterne (circa dieci al giorno) e sui servizi per il tribunale. In pratica sembrerebbe che il “nucleo locale” abbia un carico di lavoro maggiore del “nucleo provinciale”. Sconcertante! Per non considerare la “discutibile scelta” provveditoriale, che assegna le visite a competenza locale e la ripartizione dei piantonamenti ospedalieri tra gli Istituti penitenziari e il Nucleo Provinciale e non in via esclusiva a quest'ultimo. Da quel che ci è dato sapere giornalmente l'Istituto di Milano San Vittore destina unità al NTTPP per colmare le carenze di personale e si gestisce piantonamenti e scorte visite. La II Casa di Reclusione di Milano Bollate si occupa in autonomia delle scorte-visite nonché dei piantonamenti ospedalieri. Ovviamente la problematica non esclude il personale assegnato al Nucleo traduzioni e piantonamenti Provinciale stesso. Il personale lamenta una grave carenza organica che si riflette sulla sicurezza dei servizi, orari prolungati, servizi di missioni sulle quali bisognerà effettuare un approfondimento e disorganizzazione dei servizi programmati mensili. L’attuale situazione necessita di un tavolo urgente di confronto. Quello che un tempo era una fase di sperimentazione e di assetto, oggi è il frutto di un Decreto che ha di fatto istituzionalizzato un Reparto e pertanto necessita di un adeguamento. La carenza di personale non può essere considerata più un alibi per procrastinare le problematiche. Bisogna rimodulare un nuovo modello organizzativo che si fondi sulle unità “realmente presenti e nelle 6 ore di servizio”, non sui miracoli. Tutto ciò comporta indubbie responsabilità che l’Amministrazione ha il dovere di farsi carico. Confidiamo nel dialogo e nelle soluzioni pacifiche per il benessere di tutti. Il silenzio sarà da Noi interpretato come un atto di “abbandono” al quale non rimarremo inermi. I Nuclei Provinciali a livello centrale sono stati decretati e formalizzati, quindi la nota dell'allora Provveditore Dott. Buffa che congelava l'NTPP di Milano nelle more di una eventuale chiusura dove venivano demandati servizi agli Istituti del milanese, non ha più basi normative per esistere. Quindi è d'obbligo un nuovo assetto ed una nuova organizzazione del lavoro. Alla luce di quanto esposto si chiede con cortese urgenza, una convocazione al fine di disciplinare l'assetto lavorativo interno al NTPP e l'organico da assegnare. Si chiede altresì di farsi carico delle doglianze sopra esposte per dare la giusta rilevanza ed urgenza alla situazione illustrata. In attesa di un celere risconto, porgiamo distinti saluti.